In tenera età, purtroppo, i bambini sono molto soggetti ad un'ampia gamma di infezioni in grado di colpire specialmente l'apparato respiratorio.
In genere, le cause possono essere le più disparate; tuttavia, identificandole tempestivamente mediante una diagnosi accurata si può procedere con l'attuazione della miglior strategia terapeutica possibile.
Questo è il caso anche della bronchiolite nei bambini: di cosa si tratta, quali sono i sintomi e che dire dei rimedi per curarla efficacemente?
Analizziamo tutto ciò in questo articolo!
Bronchiolite nei bambini: cos'è
La bronchiolite è un'infezione virale acuta che interessa l'apparato respiratorio dei bambini di età inferiore ad un anno.
Il responsabile dell'infezione è generalmente il VRS (Virus Respiratorio Sinciziale), ma lo possono essere anche il Coronavirus, il Rinovirus o l'Adenovirus, oltre ad altri organismi patogeni influenzali o para-influenzali.
Il contagio avviene perlopiù tramite il contatto diretto con le secrezioni infette o per via aerea mediante le minuscole particelle di muco sospese nell'aria a seguito di uno starnuto o di un colpo di tosse di un soggetto colpito.
Ad ogni modo, esistono alcuni fattori di rischio che potrebbero incidere sulla maggiore gravità della patologia, come ad esempio la prematurità, cardiopatie congenite, displasie polmonari, l'età del bambino o immunodeficienze.
Che dire dei sintomi?
I sintomi
La comparsa della bronchiolite è evidente dall'insorgenza di febbricola e rinite, ossia l'infiammazione delle vie aeree superiori.
Successivamente potrebbero comparire una tosse particolarmente insistente e difficoltà respiratoria causata dalla secrezione di muco che potrebbe portare al necessario ricovero in ospedale a motivo del calo improvviso dei livelli di ossigeno nel sangue.
In stretta correlazione con questi sintomi, il bambino potrebbe sperimentare anche una certa disidratazione, difficoltà nell'alimentarsi, inappetenza o apnee notturne.
Ad ogni modo, si tratta di una condizione patologica benigna in grado di risolvere in modo del tutto autonomo in circa una settimana o in 10 giorni.
I metodi diagnostici
Per diagnosticare la bronchiolite, è necessario sottoporre il bambino ad una visita pediatrica completa: il medico, infatti, potrebbe ordinare alcuni esami strumentali o di laboratorio per indagare le cause della patologia come il tampone naso-faringeo, la misurazione dell'ossigenazione sanguigna con saturimetro o l'emogasanalisi, tutti indicatori che gli permettono di valutare un eventuale ricorso all'ospedalizzazione.
In altri casi si rende necessaria la radiografia del torace finalizzata all'eventuale rilevazione di addensamenti o zone polmonari dove c'è un'assenza di aria inspirata.
Come prevenirla e curarla
Una potente arma per contrastare al meglio la bronchiolite nei bambini è la prevenzione.
É possibile, infatti, attuare alcune semplici norme igieniche per ridurre al minimo il rischio che il bambino contragga l'infezione come evitare il contatto diretto con coetanei infetti, lavarsi le mani prima e dopo averlo accudito, evitare di fumare in casa in sua presenza, fargli regolari lavaggi nasali con soluzioni fisiologica e procedere con l'allattamento in modo corretto per assicurargli il giusto fabbisogno di liquidi al giorno.
Che dire dei migliori rimedi terapeutici per combattere la bronchiolite?
Un bambino perfettamente sano può essere curato con semplice terapia aerosolica basata sull'utilizzo di soluzioni ipertoniche, in modo da mobilizzare le mucose nasali per disciogliere le secrezioni.
Parallelamente ciò, si potrebbero anche impiegare broncodilatatori, farmaci che dilatano le pareti dei bronchi e che migliorano la ventilazione del bambino.
In alcuni casi il pediatra potrebbe prescrivere anche farmaci cortisonici per via orale per ridurre i sintomi e per favorire una guarigione più veloce.
Nel malaugurato caso si dovesse rendere necessario il ricovero, il bambino viene sottoposto ad una terapia di supporto che gli assicuri una corretta idratazione e ossigenazione del sangue.